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:: LINGUAGGI JAZZ 2004 ::

JAZZ IN NOIR

Il jazz nelle colonne sonore
di grandi film americani

     
IN COLD BLOOD
Eccellente score di Quincy Jones (in un periodo di grande felicità creativa: sue anche le colonne sonore di The Pawnbroker , del 1965, e di In The Heat Of The Night , dello stesso 1967) per questo drammatico adattamento cinematografico del romanzo di Truman Capote, ispirato a un brutale delitto realmente avvenuto nel Kansas. Originale quanto rimarchevole è l'uso dei contrabbassi di Ray Brown ed Andy Simpkins come controparte sonora dei due efferati protagonisti.

THE KILLERS
Già liberamente tradotto in film noir nel 1946 da Robert Siodmak (con Burt Lancaster e Ava Gardner), il celebre racconto di Hemingway viene rivisitato in una luce più cruda e violenta, schiettamente hard boiled , da Don Siegel e puntualmente commentato dalla scrittura di John Williams, allora quasi esordiente (più tardi sarebbe diventato il compositore prediletto da Spielberg). Da notare l'apparizione di una giovane, splendida Nancy Wilson, che interpreta "Too Little Time" di Henry Mancini e Don Raye

PLAY MISTY FOR ME
L'esordio del Clint Eastwood regista: un quieto ma terrificante psychomovie al femminile, con chiari riferimenti allo stile di un maestro del noir come Don Siegel (che fa una piccola apparizione nella parte del barman). I richiami jazzistici sono costanti in un film il cui protagonista - lo stesso Eastwood - è il dee jay di una radio jazz di Carmel, ossessionato da un'ascoltatrice che gli chiede di suonare per lei "Misty" di Errol Garner. I temi originali, per una big band jazz-rock, sono del trombonista kentoniano Dee Barton: e sullo schermo appaiono il quintetto di Cannonball Adderley e l'orchestra R&B di Johnny Otis, immortalati durante il festival di Monterey.

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