I WANT TO LIVE!
Una memorabile scena in club, con Gerry Mulligan, Frank Rosolino,
Art Farmer, Bud Shank, Pete Jolly, Red Mitchell e Shelly Manne in
azione sul palcoscenico, apre il lucido e drammatico film di Robert
Wise, interpretato da Susan Hayward (superba per varietà di
registri emotivi) nel ruolo di una affascinante creatura della malavita
californiana condannata alla camera a gas per un omicidio nel quale
si trova inconsapevolmente coinvolta. Lo score di Johnny
Mandel, eseguito da un'orchestra comprendente, tra gli altri, Jack
Sheldon, Bill Holman e lo stesso Rosolino, sottolinea con vigorosa
eleganza jazzistica la storia di predestinazione noir e cieca punizione
basata sugli articoli di un celebre giornalista. |
SWEET SMELL OF SUCCESS
Le vibranti, chiaroscurali orchestrazioni jazz di Elmer Bernstein,
già sperimentate con successo in The Man With The
Golden Arm , complementano una spietata vicenda di ambizione,
manipolazione, corruzione (e parziale redenzione) calata nello scenario
notturno dell'intrattenimento newyorkese: vicenda illuminata dalla
immaginifica teatralità dei dialoghi di Clifford Odets per
i due protagonisti (Lancaster e Curtis), esponenti di un sordido
giornalismo scandalistico. Jazzmen come Frank Rosolino, Conte Candoli,
Paul Horn si ascoltano nell'orchestra di Bernstein, mentre il quintetto
di Chico Hamilton (con Jim Hall fuori scena) appare nelle sequenze
in night club. |
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THE KILLING
Il genio di Stanley Kubrick al servizio di una pura estetica noir,
venata da una gelida e crudele ironia. La cronaca di una rapina all'ippodromo
viene narrata in uno stile asciutto e inventivo, su un piano cronologico
non consequenziale, e con una rigorosa attenzione per il dettaglio
visivo e psicologico, per il pulsante realismo dei dialoghi, curati
dal più visionario dei romanzieri noir, Jim Thompson. Il compositore
Gerald Fried commenta con vividezza e puntualità, spesso ricorrendo
a una tavolozza jazzistica, in una efficace alternanza di clima informale
e di marziale, ansiogena tensione. |
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