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:: LINGUAGGI JAZZ 2005 ::

Sabato 15 gennaio ore 21, Piccolo Regio Puccini

SUONO PURO  Omaggio a Bird
50 anni dalla scomparsa di Charlie Parker


con
Danilo Pala, sax alto
Aldo Rindone, pianoforte
Massimo Strati, contrabbasso
Paolo Franciscone, batteria
e gli attori
Lorenzo Bartoli, Andrea Fazzari, Paolo Giangrasso
Fabio Marchisio, Alessia Marziano, Cecilia Salvini
diretti da Mauro Avogadro

Cinquanta anni in cui il suo pensiero e le sue intuizioni hanno profondamente segnato l’evoluzione della musica.

Una sensibilità ed una curiosità rare hanno accompagnato un percorso umano difficile e sono state fondamentali per arricchire un talento naturale, permettendo a Bird di diventare la voce guida del movimento bebop, oltre che uno dei più grandi sassofonisti ed innovatori che il jazz abbia mai avuto.

La vita di Parker è stata un lampo di brevità e di intensità incredibile, un lampo la cui luce ha illuminato una distesa immensa di idee e di possibilità, su cui si continua a lavorare e a riflettere  ancora oggi.
Lo spettacolo Suono Puro nasce da un’idea di Paolo Franciscone, con la volontà di rendere un appassionato omaggio alla figura di Charlie Parker e con l’intento di riprodurre e trasmettere l’atmosfera dei club dove la sua musica prendeva forma: un suono puro, l’intensità di un uomo e di un genio che ha profondamente respirato ogni stimolo offertogli dalla vita. Una vita da ripercorrere non solo con la sua musica, ma anche ascoltando ricordi e le emozioni dei suoi contemporanei.
Suono Puro è la collaborazione del quartetto di musicisti, da sempre profondamente legati al linguaggio bebop, con un gruppo di attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.
Le voci recitanti, mirabilmente coordinate da Mauro Avogadro, interpretano aneddoti, ricordi e testimonianze  di colleghi,  amici,  mogli e amanti,  che hanno condiviso tratti di vita con lui e che, seppure in circostanze  differenti, sono stati coinvolti e molto spesso “avvolti” dalla sua prorompente personalità.
Avvincente incontro di musica e parole, questo tributo a Charlie Parker è stato appositamente creato per Linguaggi Jazz per rievocare con il grande pubblico la sua arte e la sua leggenda umana.

Charlie Parker
nasce a Kansas City il 28 agosto 1929. Ben presto affiora in lui la passione per il jazz. Professionista all’età di 17 anni suona con le migliori big band della sua città, in particolare con quella di Jay McShann. Tra il 1939 ed il 1941 si mette in luce a New York nelle jam session del Monroe, e poi del Minton’s Club, introdotto da Kenny Clarke e da Thelonious Monk. Nel 1943 suona con Earl Hines e con Billy Eckstine. In quel periodo si cementa la grande amicizia e la collaborazione artistica con Dizzy Gillespie. I due diventano i fari illuminanti del movimento bebop. Nel 1946 viene ricoverato all’Ospedale Psichiatrico Camarillo. Nel 1947 riunisce un nuovo quartetto con Miles Davis. Gli anni successivi, incupiti dalla tossicodipendenza e dall’abuso di alcool,  alternano momenti di grande successo a crisi umane ed artistiche. Suona nelle tournèe di “Jazz At The Philarmonic” ed incide con un’orchestra d’archi. Si spegne il 12 marzo 1955 nell’appartamento della Baronessa Pannonica de Koenigswarter a New York.

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