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:: LINGUAGGI JAZZ 2006 ::

TEATRO REGIO Piazza Castello 215, Torino

LUNEDI 27 MARZO ORE 21

RAVA PLAYS RAVA

Enrico Rava, tromba
Gianluca Petrella, trombone
Andrea Pozza, pianoforte
Rosario Bonaccorso, contrabbasso
Roberto Gatto, batteria
con la partecipazione di Mark Turner, Sax Tenore

E.Rava
Foto: Giuseppe Pino

I primi anni del millennio sono stati gratificanti per Enrico Rava. Nel 2002 è stato insignito del titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e ha ricevuto il JazzPar Prize in una serata speciale al Tivoli di Copenaghen che conferito annualmente da una giuria internazionale, è un riconoscimento culturale noto come il "Nobel del jazz". È stato il primo italiano destinatario di questa onorificenza, che prevede anche un premio economico di 200mila corone danesi (circa 25.000 euro) e sulla quale ha composto la spiritosa istant song “Happiness Is To Win A Big Prize In Cash”. In contemporanea uscivano per l'etichetta francese Label Bleu i due capitoli del "Montreal Diary", che contenevano le registrazioni effettuate nel luglio 2001 al festival canadese di Montreal dove il trombettista si era esibito con grande successo nell'arco di più serate.
Nel gennaio 2004 è stato invitato col suo quintetto al mitico Blue Note di New York - una settimana di sold out. Due mesi più tardi usciva Easy Living, il disco che segna il ritorno alla Ecm, dopo 18 anni, del musicista triestino di nascita, torinese di famiglia e amato in tutto il mondo. Nelle stesse settimane appariva Note necessarie, un’autobiografia sui generis scritta in collaborazione col giornalista Alberto Riva che rivela, in parole che suonano come la sua musica, la felice salute artistica del “Poeta della tromba” dopo un’attività che abbraccia cinque decenni.

E.Rava
Foto: Giuseppe Pino

Il concerto di Torino, Rava Plays Rava, che richiama un pregevole album targato Philology, 2000, ritrova il quintetto nel suo repertorio ideale, che beninteso non è mai stato ripetuto due volte allo stesso modo, neanche nell’esecuzione dei singoli brani. L’imprevedibilità è una costante del leader, che ha espressamente voluto aggiungere uno special guest alla sua formazione base: si tratta di Mark Turner, tra i più ispirati tenoristi delle generazioni post-Coltrane. Originario dell’Ohio e ora residente nel Connecticut, a un’ora di treno dalla Grande Mela, in un quindicennio di carriera ha condiviso la scena con Dave Douglas, James Moody e Kurt Rosenwinkel.
Il genovese Andrea Pozza, che da un paio d’anni ha sostituito Stefano Bollani al pianoforte, è stato a lungo il pianista prediletto da Steve Grossman e Gianni Basso. Nel 2004 ha debuttato su disco come leader con In Walked... Andrea. Le note di copertina erano di Rava, che lo ha voluto con sé in pianta stabile: “è un pianista intensissimo, ha un grande pathos; fai una ballad con lui e non ce n’è più per nessuno!”
Il versatile Gianluca Petrella (Bari, 1975), che fa parte dalla francese Orchestre National de Jazz, fu reclutato da Rava per una tournée canadese nel 1997 col gruppo Rava Carmen. Quando Enrico lo ascoltò per la prima volta decise che sarebbe stato “il trombonista della mia vita”. Ancora oggi, “se mi mettessero su un piatto d’argento tutti i migliori, da Roswell Rudd a Ray Anderson, non avrei alcun dubbio: sceglierei Gianluca”.
Il contrabbassista siciliano Rosario Bonaccorso, attivo su innumerevoli fronti, da cinque anni si è trasferito professionalmente a Parigi, base principale per una serie di progetti franco-italiani con Stefano Di Battista e Flavio Boltro.
Il batterista e compositore romano Roberto Gatto ha debuttato nel 1975 con il Trio di Roma (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli) per poi iniziare una ininterrotta attività concertistica e discografica in tutta Europa e nel resto del mondo a fianco dei più importanti jazzisti. Nel 1983 ha dato vita, con Maurizio Giammarco, al gruppo Lingomania, per tre anni consecutivi vincitore del poll di Musica Jazz quale miglior gruppo italiano di jazz. Si dedica alla composizione di musiche da film e scrive con Battista Lena la colonna sonora di Mignon è Partita di Francesca Archibugi vincitore di cinque David di Donatello.

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