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Conservatorio G. Verdi Piazza Bodoni Torino

Sabato 17 marzo 2012 ore 21.15

Informazioni biglietti



GIORGIO LI CALZI TetrORCHESTRA

Giorgio Li Calzi, live electronics, tromba
Roberto Cecchetto, chitarra
Alessandro Maiorino, basso
Donato Stolfi, batteria

A distanza di un anno da Organum, album che ha ricevuto critiche entusiastiche, arriva TetrOrchestra, il nuovo progetto di Giorgio interamente suonato dal gruppo che lo accompagna da anni, con un'estetica in bilico tra l'ambient music e il jazz in forma di rock minimale. L'album TetrOrchestra viene presentato in anteprima nell’ambito della stagione di Linguaggi Jazz

A un anno esatto dall’uscita di Organum, un lavoro in cui l’improvvisazione jazz incontra il rock sperimentale di stampo teutonico, il trombettista e compositore torinese Giorgio Li Calzi propone in anteprima il suo nuovo progetto con la TetrOrchestra. È interamente interpretato dal gruppo che lo accompagna da anni, con un’estetica in bilico tra ambient music, jazz e rock minimalista. Nato nel 1965, Li Calzi suona e registra piano e sintetizzatore fin da bambino; alla tromba, che studia con Enrico Rava, si dedica dal 1990. Dal 1994 realizza otto cd e un dvd a suo nome e crea gruppi che coinvolgono musicisti italiani, egiziani, senegalesi, ivoriani, libanesi, mongoli, brasiliani, invitati in prestigiose rassegne musicali, cinematografiche e teatrali. La nuit américaine e Suk, usciti tra il 1996 e il 1997 per Philology, sono altrettanti atti d'amore per il cinema, così come Imaginary Film-Music, del 1999, e il dvd dedicato nel 2008 all'Aleksandr Nevskij di Eisenstein. Musicista a tutto tondo, assiduo frequentatore dell'elettronica, Li Calzi è attivo anche sul versante dei jingles pubblicitari e nell'universo della canzone d’autore, sul quale incentra uno dei suoi lavori più felici, Santa Lucia. Per due volte si aggiudica il Premio Ciampi, con rielaborazioni di brani del "livornese maledetto". È inoltre direttore artistico di ChamoiSic - Altre Musiche ad Alta Quota, un festival che si svolge in riva a un lago, in un piccolo villaggio dell’aostana Valtournenche, inerpicato a oltre 1800 metri e raggiungibile solo con la funivia.

Roberto Cecchetto, che a inizio carriera ha avuto l’opportunità di esibirsi a New York, al JVC Jazz Festival e all'Onu, è tra i migliori chitarristi sulla scena, capace di muoversi nell’ambito dell’avanguardia e dialogare in modo serrato con la tradizione. Prima di avviare una lunga e fruttuosa alleanza con Li Calzi è stato nei gruppi di Paolo Fresu, col Jazz Chromatic Ensemble e negli Electric Five di Enrico Rava. Nel 2007 e nel 2010 si è classificato primo al referendum Top Jazz, indetto dalla rivista Musica Jazz. La sua ultima prova come leader, Soft Wind, è uscita nel 2011 per My Favorite Records. Il contrabbassista Alessandro Maiorino, romano di nascita e torinese d’adozione, ha partecipato alle incisioni e ai tour del gruppo pop-rock Baustelle; in ambito jazzistico si esibisce con gli Italian Jazz Standards, con i quartetti di Barbara Raimondi e di Riccardo Ruggieri, col Songshou di Paolo Porta e col quintetto di Francesca Sortino. Dal 2000 è direttore artistico e organizzatore della rassegna di musica antica Itinerari musicali sacri e profani ai piedi del Grand Combin, che ha luogo ogni anno in Valle d’Aosta. Il batterista Donato Stolfi dopo un apprendistato in ambito rock si è mosso progressivamente verso il jazz e la musica improvvisata in senso lato, suonando fra gli altri con Furio Di Castri, Javier Girotto, Emanuele Cisi, Roberto Cecchetto e Luigi Bonafede e frequentando seminari con Tim Berne, Marc Ribot, Roscoe Mitchell e Stefano Battaglia.

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ad alta definizione

"...Li Calzi è un architetto dei suoni e un regista-compositore..."
Ivo Franchi, Jam

"...sound avvolgente, profondo, a tratti rarefatto e luminoso, sempre equilibrato..."
Antonello Oliva, Suono

"...la tromba di Li Calzi è testa e limpida, sulla scia di Davis, e volutamente inserita in un contesto sonoro non canonicamente jazzistico che mette in conto ambient music, trip hop di pura scuola Bristol, e raggelati soundscapes elettronici. Il tutto con un gusto ed un senso dell'architettura davvero centrato, nel dosare apporti live..."
Guido Festinese, Il giornale della musica

"...Orinonauta, Eyes Wide Open, Poesia in forma di Prosa sono solo alcuni indelebili momenti del migliore album italiano degli ultimi dieci anni..." (a proposito del CD Organum),
Matteo Ceschi, Musica e dischi

"...dispiace che l'ottavo disco (dalla strepitosa e onirica copertina) di questo geniale musicista possa uscire solo dopo 7 anni dal precedente." (a proposito del CD Organum)  
Andrea Trevaini, Buscadero

"...Salutiamo sempre con entusiasmo, quasi con fervore, ogni uscita di jazz italiano che non sia noiosa cornice di un quadro assente, come spesso accade. Dischi tutti uguali tra loro,  di forma, senza alcuna idea. Il trombettista piemontese appartiene fortunatamente all'altro lato del jazz, quello che non solo ha da dire qualcosa, ma lo dice con consapevolezza..." Massimo Marchini, Rockerilla "..indimenticabile sbornia sonica..." Marco Basso, La Stampa, recensione live "...sempre con la musica nel cuore..."  Bruno Schiozzi, Musica Jazz "....questa è musica da esplorare."
Pier Andrea Canei, Internazionale
Per informazioni:
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