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BLUES AL FEMMINILE 2009

19a edizione

Martedí 27 ottobre ore 18.15

Cinema Fratelli Marx – Corso Belgio 53, Torino

IT’S A GREAT FEELING di David Butler (USA 1949, colore, 85 minuti, in originale con sottotitoli inglesi), con DORIS DAY, Jack Carson, Dennis Morgan; canzoni di
Jule Styne e Sammy Cahn.

Extra: DORIS DAY in “’S Wonderful” da STARLIFT di Roy Del Ruth (1951) e in altre canzoni cinematografiche, circa 25 minuti.
Extra: canzoni di LENA HORNE in THE DUKE IS TOPS di William Nolte (1938),
circa 7 minuti.
Extra: ETHEL WATERS e l’orchestra di Count Basie in “Quicksand” da STAGE DOOR CANTEEN di Frank Borzage (1943), circa 3 minuti.

Firmato da I.A.L.  Diamond (futuro collaboratore di Billy Wilder per le sceneggiature  delle commedie-capolavoro degli anni Sessanta), It’s a Great Feeling è  uno dei più amabili esempi della Hollywood capace di prendersi  argutamente in giro: una dinamica e farsesca parodia dello star system  costellata da gustose comparsate di celebri attori e auteurs Warner  Bros, da Danny Kaye a Errol Flynn, da Edward G. Robinson allo stesso  regista del film,
David Butler.
Alla sua seconda apparizione  cinematografica dopo lo scintillante esordio dell’anno precedente con  Romance on the High Seas, Doris Day conferma, nel ruolo di una cameriera ansiosa di essere scoperta da un produttore hollywoodiano, quella singolare combinazione di luminosa grazia e di cordiale energia che le  permettevano di dominare il grande schermo.
Nuovamente affiancata al  massiccio Jack Carson, che assieme al romantico crooner Dennis Morgan  crea qui una efficace coppia comica sulla falsariga di Bob Hope e Bing Crosby,  Doris spazia con giovanile e accattivante charme attraverso un repertorio confezionato dal solido team Jule Styne-Sammy Cahn,  comprendente la delicata e poetica ballad “Blame My Absent Minded  Heart”, duettata con Morgan, e un “At the Cafe Rendezvous”  spiritosamente cantato con forte accento gallico (e con parrucca  bruna).

Le qualità di versatile interprete di Doris sono quindi  sintetizzate in un collage di sue performances degli anni Cinquanta su  grandi song di George Gershwin, Vernon Duke e Vincent Youmans (e gioielli  minori come “Run Away, Skidaddle, Skidoo”, da una sofisticata commedia  con Richard Widmark); mentre la ventenne Lena Horne mostra un ancora  morbido melodismo nel film del suo debutto, lo “all colored” The Duke  Is Tops, e la sua grande maestra, Ethel Waters, incontra l’orchestra di Count Basie in uno swingante episodio da Stage Door Canteen, uno dei  molti film patriottici e zeppi di “stelle” prodotti da Hollywood nel  periodo bellico.


Per informazioni:
Associazione Culturale Centro Jazz Torino
Via Pomba 4 - 10123 Torino
Tel. ++39 011/884477
Fax ++39 011/8122345
Email: centrojazz@centrojazztorino.it